Secondo le regole: un romanzo che racconta il disagio di una generazione

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Per parlare del proprio disagio, ogni generazione utilizza la propria letteratura, quella dove sono i propri membri a raccontare aspetti che altrimenti rimarrebbero nell’ombra. Sappiamo come il mondo dei giovani sia in gran parte inascoltato, soprattutto per quanto riguarda i problemi psicologici che spesso vengono ignorati, lasciati in disparte come se fossero uno stigma da cui stare lontani.

Abbiamo fatto due chiacchiere con Edoardo Maspero e, dopo aver letto il suo libro Secondo le regole uscito per Marsilio Editori lo scorso febbraio, abbiamo deciso di raccontarvelo per darvi un’idea di ciò che potrete trovare nelle dense pagine di questo autore classe ’95. 

Un libro che disegna una generazione. Così è stato definito da più parti Secondo le regole. Più che di generazione, dovremmo parlare di un tratto di essa, quell’autolesionismo strisciante che ti si attacca alla pelle e dal quale non riesci ad uscire, che ti avvinghia e ti trascina a fondo disegnando – in questo modo – il ritratto di una generazione che in determinati contesti può perdersi fino a sprofondare in se stessa. 

Una Milano tra caos e dolore

Quello di Edoardo Maspero è un romanzo che ti trascina sul fondo di una Milano nera e caotica, in cui le regole che dominano il caos sembrano tanto preordinate quanto infrangibili, in cui i personaggi sembrano seguire un percorso determinato prima di lanciarsi giù dal primo dirupo abissale del proprio carattere e della propria storia. Secondo le regole si fa seguire lungo una spirale di perdizione e dolore, di confusione e apatia, di violenza e sesso che affresca come in una tela ad olio la Milano che nessuno vorrebbe conoscere. 

La Milano di Stefano e Giulia, Claudio ed Eliana è sporca, violenta, manipolatrice e faticosa. Al lettore che conosce e vive la città meneghina le pagine potrebbero pesare come macigni, perché quella Milano potrebbe esistere, potrebbe far parte del côté culturale di un luogo incendiato dalle luci della ribalta italiana ed europea ma anche dai riflettori di una vita dolorosa e complicata, capace di corrompere qualsiasi anima. 

Leggere di quelle pagine, da milanese e da membro di quella generazione, affanna i sensi e la percezione di essi. Nella trama troviamo tutta la difficoltà di una generazione incapace di rispondere ai propri bisogni se non con rimedi estemporanei ed esterni, di sballarsi nonostante il desiderio latente di approvazione genitoriale, di violenza gratuita e sesso occasionale nonostante il profondo anelito verso un amore che esista e sia duraturo. 

I protagonisti – sebbene la tela ad olio che dipinge la Milano che nessuno vorrebbe conoscere resti sullo sfondo – ci restituiscono un’altra materia pittorica nell’arte retorica e narrativa di Maspero: il puntinismo. Proprio come nella tecnica pittorica ogni piccolo puntino ha la sua fondamentale importanza per costruire l’esito finale del quadro; le singole parole, la punteggiatura e i silenzi di questo libro compongono una realtà più grande, che solo da lontano, con un certo distacco, si può davvero ammirare. I personaggi stessi sono formati da puntini che emergono pagina dopo pagina, che compongono la loro storia e il loro background.

L’intreccio narrativo è esplicitato, ma non c’è nulla di semplice nello svolgersi degli eventi. Sembra – leggendo – che tutto sia preordinato, e che le azioni dei protagonisti ricalchino un modus operandi noto a chi quella Milano la conosce quanto meno tangenzialmente, ma lo stile e la profondità dei sentimenti che Maspero mette in ogni singola frase ti impedisce di staccarti dal libro. 

Quella di Secondo le regole è una Milano che non si vorrebbe conoscere, una città del peccato e della violenza, del dolore e dell’inganno in cui nessuno vorrebbe ritrovarsi. Si affonda insieme ai protagonisti in quel dolore così intenso e vero grazie a una scrittura densa e stringente. La Milano di Secondo le regole è disarmante, piena di sé, capace di stenderti con i propri fumi di violenza e sesso trascinandoti nel vortice di una generazione vittima di sé stessa e di un contesto che pretende una simile dissoluzione. 

Un romanzo generazionale?

In conclusione, possiamo definire Secondo le regole un romanzo generazionale? Di certo espone al proprio pubblico un aspetto di quella generazione incapace di prendersi cura di sé che oggi vaga per un mondo che non riconosce come proprio. L’opera di Maspero è irrinunciabile per chiunque voglia farsi un viaggio nella Milano sporca e dolorosa, nascosta sotto la patina di città a cui chiunque in Italia aneli per trovare la propria libertà. Milano è anche quella di Secondo le regole, e realizzarlo durante la lettura delle pagine di Maspero è allo stesso tempo rivelatore e doloroso. 

Che si nasconda una Giulia, uno Stefano, un Claudio o un’Eliana tra i vostri conoscenti? Che qualcosa delle loro storie risuoni dentro di voi come un gong ineffabile ma dal ticchettio continuo? Le domande sorgono pagina dopo pagina e in fondo è esattamente questo che dovrebbe fare un romanzo: aprire problemi, sviscerare paure, rapire l’attenzione e farsi leggere tutto d’un fiato. 

Autore

Classe '94 e laureato in Storia all'Università Statale di Milano, ama lo sport e le dinamiche internazionali in ogni loro forma ed espressione. Alla costante ricerca di storie da raccontare che permettano di andare oltre ciò che si pensa di aver capito.

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