La Regione ha regalato 400 posti letto degli studenti al Ministero degli Esteri

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Più di 400 posti letto per studenti, la Scuola di Alta Formazione Artistica Officina Pasolini e il Teatro Eduardo De Filippo non esisteranno più come li conosciamo

Siamo nella Città Metropolitana di Roma, di fronte al piazzale della Farnesina; c’è un complesso edilizio composto da due palazzine, la Palazzina A ospita Officina Pasolini, il Teatro Eduardo De Filippo e uno studentato inutilizzato dal 2019, mentre la Palazzina B è in buona parte dismessa e assegnata prevalentemente a Sport e Salute S.p.A

Dal sito della Regione Lazio abbiamo scoperto che esiste un accordo datato marzo 2022 in cui la Palazzina A viene ceduta a titolo gratuito al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), che lì – pare – realizzerà aule conferenze ed uffici. In piena crisi abitativa la Regione ha rinunciato agli spazi che ospitano una residenza universitaria: nessuno ha detto nulla. 

Un fatto rimasto inspiegabilmente sepolto che noi di Generazione abbiamo deciso di trasformare in una notizia facendo le giuste verifiche, coinvolgendo l’Udu (Unione degli Universitari che ha portato avanti la protesta per il caroaffitti con le tende), gli studenti di Officina Pasolini e il collettivo “Flowers in Power” formato prevalentemente da ex studenti della Scuola. 

Prima dell’accordo

Il complesso edilizio visto da Google Maps

Prima del sopracitato accordo che descriveremo in seguito, la Palazzina A, una struttura di circa 1300mq, era concessa in uso gratuito alla Regione Lazio per conto di DiSCoEnte Regionale per il Diritto allo Studio e alla Conoscenza che aveva gestione dello studentato.

Dal 2016 all’interno della Palazzina A si trova anche Officina Pasolini, una Scuola di Alta Formazione Artistica, pubblica e gratuita, che negli anni ha avuto come insegnanti grandi nomi della cultura italiana e accoglie ogni anno 100 studenti da tutta Italia. 

Nella stessa struttura c’è il Teatro Eduardo De Filippo, storico punto di riferimento dell’attore a Roma. Il teatro ha una capienza di 200 posti, è stato ristrutturato nel 2016 dalla Regione Lazio (tramite DiSCo) anche per ospitare le attività dell’Officina

Nei due piani superiori della Palazzina A c’è anche una residenza universitaria dismessa definitivamente nel 2019 – ristrutturata negli anni ‘90 – di oltre 400 posti letto ad oggi non utilizzati, che dovevano essere rimessi in agibilità.

La Palazzina B era inizialmente di proprietà statale ed assegnata a LAZIODISU (oggi DiSco) negli anni ’70. Attualmente appartiene a Sport e Salute S.p.A., per mezzo del decreto ministeriale del 26 febbraio 2015. Il MAECI e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo avevano in uso gratuito da Sport e Salute una porzione della struttura, mai utilizzata.

L’accordo

Reperire l’accordo per verificarne il contenuto non è stato facile; è sepolto all’interno del sito della Regione. Si può trovare nella sezione dedicata ai Bollettini Ufficiali Regionali (https://www.regione.lazio.it/bur) e poi cercando il Bollettino n.27 del 29 marzo 2022. L’accordo è a pagina 195: https://www.regione.lazio.it/sites/default/files/2022-04/BUR-2022-27-0.pdf.

Sono ignote le motivazioni – forse perché nessuno le ha chieste e ora le chiediamo noi – per cui il MAECI, la Regione Lazio, Sport e Salute S.p.A., l’AICS, l’Agenzia del Demanio e il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna abbiano siglato un accordo che prevede la «ridistribuzione, ristrutturazione e completamento del complesso ex Civis (“Area Palazzina A” ed “Area Palazzina B”), sito in Roma, Viale dei Giusti della Farnesina». 

Cosa dice l’accordo? 

L’accordo prevede la rinuncia da parte della Regione Lazio per conto di DiSCo all’uso gratuito dell’intera area della Palazzina A.

Seguendo il testo viene specificato che la Palazzina A sarà assegnata al MAECI e all’AICS che si impegnano a mantenere in uso gratuito a DiSCo gli spazi necessari ad Officina Pasolini finché la Scuola non verrà ricollocata negli spazi da ristrutturare della Palazzina B.

La Palazzina B viene concessa in uso esclusivo a Sport e Salute S.p.A., che dovrà predisporre all’interno della struttura un’area in cui trasferire le attività del laboratorio di formazione e del centro culturale di eventi di Officina Pasolini.

Il Teatro Eduardo De Filippo, già ristrutturato e riqualificato, verrebbe smantellato e, a quanto pare, adibito a Sala Conferenze.

Alla residenza universitaria toccherà la stessa sorte. Stando a quanto si apprende dallo schema di accordo lo studentato verrebbe ricostituito all’interno di «uno o più padiglioni tra quelli disponibili nel complesso del Santa Maria della Pietà».

Domande

Tutta questa operazione ci è sembrata molto poco intelligente, considerando anche la crisi abitativa che mette in pericolo l’accessibilità al diritto allo studio. 

Appresa e diffusa la notizia, vorremmo porre alla politica alcune domande:

  • Perché costruire un nuovo studentato in un altro luogo quando all’interno della Palazzina A ci sono più di 400 posti letto che empiricamente sono in buone condizioni e, molto probabilmente, basterebbe qualche milione di euro per rimetterli in funzione?
  • Perché accontentarsi del fatto che lo studentato rinascerà, forse, nel 2026/2027 quando l’emergenza abitativa è un problema imminente sul quale bisognerebbe intervenire tempestivamente?
  • Perché spostare Officina Pasolini in una struttura che deve essere adibita appositamente, quando la Scuola ha già una sede e su di essa sono stati fatti negli anni scorsi importanti interventi di ristrutturazione?
  • Perché il MAECI e l’AICS non possono soddisfare le loro necessità logistiche nella Palazzina B, riqualificandola a tale scopo ma evitando di generare una triangolazione indubbiamente più costosa?
  • Perché nessuno si è preoccupato del Teatro Eduardo De Filippo che costituisce un punto di riferimento per l’attività scolastica, essendo un hub culturale unico sul territorio?

Considerazioni

Da marzo ad oggi, la Regione è cambiata, il governo anche, ma il destino di più di 400 posti letto no, quello non è cambiato

Questa notizia non vuole assolutamente essere un processo alle intenzioni ma sollevare delle questioni a chi è attualmente nei ruoli di competenza, per invertire eventualmente il destino di quel complesso edilizio.

A Roma ci sono circa 2700 alloggi per studenti messi a disposizione da organismi statali (dati aggiornati a Novembre 2022). La domanda degli studenti aventi diritto ad un alloggio non viene soddisfatta per una grande maggioranza. 

Rivolgendoci cordialmente all’attuale Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, chiediamo: perché non prendere in considerazione la revisione di questo accordo? Non è possibile negare l’emergenza abitativa e quanto potrebbe impattare positivamente la ristrutturazione di uno studentato di queste dimensioni. Se l’apertura di uno studentato a Ostia di 50 posti letto è da considerare un “successo”, salvare questo studentato sarebbe un “enorme successo”. 

Verranno comunque spesi soldi su quel complesso, perché non farlo per la residenza universitaria? Bisognerebbe intervenire tempestivamente sulla tutela dell’accessibilità allo studio, non “provvedere a predisporre” in altri luoghi. Anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, considera la crisi abitativa di cui sono vittima i fuori sede un problema da risolvere immediatamente.

Tra l’altro, come è stato già scritto sopra, l’accordo prevede che la residenza universitaria venga ricostituita presso il complesso Santa Maria della Pietà. Sembra emergere, invece, che alcuni degli immobili di proprietà della Regione Lazio all’interno di quella struttura verranno ristrutturati con una spesa di 5 milioni di euro per creare un ostello per l’accoglienza dei turisti per il Giubileo del 2025. 
Solo al termine dell’Anno Santo quell’ostello verrà trasformato in uno studentato; facendo due calcoli, quindi, nella migliore delle ipotesi la residenza universitaria verrà inaugurata per l’anno accademico 2026/2027. 

L’emergenza abitativa è ora! Perciò il nostro appello si indirizza anche all’attuale Presidente di Lazio DiSCo, il dott. Giorgio Ciardi, al quale chiediamo spiegazioni sul perché, secondo lui, in precedenza è stata fatta questa scelta e se grazie alla nostra mobilitazione sarà possibile ottenere velocemente dei posti letto per tutelare il diritto allo studio.

Esprimiamo le nostre perplessità anche a Tosca, Direttrice di Officina Pasolini: qual è il senso di questa operazione? Noi non riusciamo a comprenderlo. 

Siamo consapevoli che nessuna delle tre cariche citate è responsabile di quanto avvenuto, ma perché, ancora oggi, in piena emergenza abitativa, si continua ad ignorare che di fronte la Farnesina ci sono oltre 400 posti letto riqualificabili, che invece sono condannati a sparire?

Il nostro appello mira a spostare il dibattito pubblico su questioni concrete, vogliamo comprendere il criterio di questa operazione: ogni cittadino ne ha diritto, è una questione di “res publica”.

Autore

Matteo Fantozzi

Matteo Fantozzi

Direttore Responsabile

Matteo, classe 1997. Non avevo mai provato il disagio di creare una bio finché non ho dovuto scrivere la mia. Se ti dico qualcosa, credimi. Non sono un bugiardo e non voglio fare il giornalista.

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