I festival musicali fanno bene alla socialità

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Per molti di noi i festival musicali si possono sintetizzare in poche parole: musica, tanto sudore, gambe che fanno male, cantare a squarciagola con gli amici.

Eppure i festival musicali rappresentano molto di più fin dai tempi di Woodstock, il festival per antonomasia che ha influenzato un’intera generazione, quella del ‘68. Ancora oggi questo iconico festival ha ripercussioni sull’immaginario comune, dalla moda al cinema.

I festival però non rappresentano solo un luogo di divertimento, ma anche un’occasione per rendere concreto l’impegno verso tematiche di cui parliamo quotidianamente, dall’inclusione alla sostenibilità ambientale fino alla riqualificazione degli spazi. Se per un festival musicale serve uno spazio ampio, in molti casi questa necessità si trasforma in un’occasione per riqualificare spazi abbandonati nel tempo o di territori poco conosciuti.

Un esempio virtuoso è il Nextones, un festival internazionale di musica, arti visive e ricerca che si tiene nel suggestivo territorio della Val D’Ossola, all’interno di una ex cava, la Cava Gneiss di Oira, piccola frazione del comune di Crevoladossola. Qui è nato un teatro permanente completamente immerso nella natura, il Tones Teatro Natura. Come per diversi festival, la convivenza con la natura è fondamentale ed è possibile fare camping nei boschi che circondano il festival.

In questi luoghi altrimenti sperduti i festival permettono l’arrivo di turisti senza però gli effetti negativi del turismo di massa, come la gentrificazione. Anche spostandoci in sud Italia troviamo diversi festival che hanno rinnovato i territori, come ad esempio Ypsigrock, il festival indie-rock che dal 1997 è un punto di riferimento per turisti di tutto il mondo.

L’importanza di questi eventi non si limita quindi solo alla musica, ma rappresenta anche un capitale economico ed umano da non sottovalutare. Molte persone organizzano le loro intere vacanze in base alla presenza di festival interessanti, contribuendo così all’economia e allo sviluppo dei territori che li ospitano.

In un mondo sempre più digitale, i festival sono ancora una delle occasioni in cui incontrarsi fisicamente, condividere momenti offline tra persone con una stessa passione. Anche gli artisti, spesso schiacciati dalle logiche di Spotify e dei social, trovano nei festival l’occasione di farsi conoscere live.

SUPERAURORA Festival (27-28 luglio 2024, Roma)

A luglio 2024 anche a Roma nasce un tipo di evento che forse ancora mancava alla programmazione dell’estate romana, il SUPERAURORA Festival. Ambientato nel parco di Castello Chigi – una location davvero estiva, dato che sorge davanti al Lido di Ostia – per la sua primissima edizione promette una lineup internazionale e non solo; workshop, dj set, un camping dove poter dormire, una ruota panoramica e un market. Un festival che si ambienta nella capitale, ma in uno spazio lontano dal centro città e che offre la possibilità di affittare bungalow o fare camping negli spazi verdi del parco.

Non ci resta che sperare che questi eventi siano sempre più diffusi e generino un turismo sostenibile da opporre al sempre più opprimente turismo di massa, portandoci man mano verso la consapevolezza e il rispetto nei confronti dei territori.

Autore

Romana naturalizzata milanese. Studio arti ma parlo troppo di politica, mi piace quando riesco a unire le due cose.

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