La Danimarca si appresta a candidarsi seriamente come una nazione pioniera nella tutela legislativa nel territorio selvaggio delle Intelligenze Artificiali (IA).
Come? Con una legge rivoluzionaria in tema di diritto d’autore presentata lo scorso 26 giugno presso il Folketing (il Parlamento locale) e potenzialmente in grado, qualora venisse approvata, di ridefinire radicalmente il concetto di proprietà personale, ampliando i diritti della cittadinanza ad essere titolare unica del proprio volto, della propria voce e delle proprie caratteristiche fisiche.
Si andrebbe dunque a definire e istituire una “proprietà intellettuale” dell’identità personale della cittadinanza con la quale poter contrastare e infine arginare il fenomeno dei c.d. “deepfake” (contenuti generati attraverso l’utilizzo di modelli di IA che simulano identità reali per molteplici fini criminosi e con margini d’errore apparentemente impercettibili agli utenti meno avvezzi).
Le novità della proposta di legge danese
Il cuore della legge presentata al Parlamento danese, forte di un consenso bipartisan sul tema, è rappresentato dagli emendamenti alla legge vigente a livello nazionale in tema di diritto d’autore (il “The Consolidated Act on Copyright” [1]) con i quali si vuole riconoscere la proprietà intellettuale dell’identità personale di ogni cittadino (non soltanto delle celebrità o degli artisti).
Gli emendamenti proposti andrebbero ad aggiornare due sezioni specifiche della legge vigente in Danimarca: nell’ordine, si tratterebbe della Sezione 65 (Performing Artists) – con cui si andrebbe ad estendere la protezione alle imitazioni digitali realistiche di esibizioni artistiche (attori, musicisti, ecc.) –
e dell’ancor più rilevante Sezione 73 (Imitation Protection) – che aggiungerebbe il divieto di condivisione pubblica di deepfake realistici che riproducono volto, voce o tratti somatici, anche dopo la morte del individuo, per un periodo fino a cinquant’anni.
Le piattaforme online verrebbero considerate responsabili della rimozione rapida di contenuti non autorizzati, con alcune specifiche eccezioni volte a tutelare la libertà d’espressione tramite satira, parodia e critica sociale: queste infatti rimarrebbero legittime per la legge a patto che non causino gravi danni o disinformazione. In tutti gli altri casi, la legge danese prevede sanzioni severe per le piattaforme che non ottemperano alla rimozione dei contenuti in linea con il Digital Services Act (DSA) comunitario del 19 ottobre 2022.
I limiti della proposta di legge danese
Assieme agli elementi innovativi, però, sorgono anche alcuni interrogativi sulla portata della proposta di legge al vaglio in Danimarca: primo tra tutti, la sua giurisdizione limitata al solo territorio danese, che permetterebbe di fatto l’accesso a contenuti creati altrove. In secondo luogo, l’onere della prova spetta alle potenziali vittime che dovranno dimostrare l’uso non autorizzato della loro identità e, infine, la ricerca di un bilanciamento a livello normativo tra la tutela dell’individuo e il diritto della critica sociale.
La Danimarca guida il secondo semestre europeo – Una possibilità di ampliare la legge anti-deepfake a livello comunitario?
Dallo scorso 1° luglio la Danimarca ha assunto la Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea e potrebbe sfruttare il proprio semestre alla guida dell’istituzione comunitaria per promuovere quanto in fase di discussione a livello nazionale per poterlo rendere un modello comunitario da implementare nel contesto normativo che l’Unione Europea ha cominciato a delineare attorno al terreno poco esplorato della IA: è in questo senso che dall’agosto dello scorso anno si è inserita la c.d. “AI Act”, prima legge al mondo volta a delineare una forma di regolamentazione del settore delle Intelligenze Artificiali.
Per poter osservare ulteriori sviluppi in merito, si dovrà però attendere il prosieguo dell’iter legislativo danese della proposta, che verrà nuovamente discussa in Parlamento a partire dal prossimo mese e che, se approvata, potrebbe entrare ufficialmente in vigore a partire dal 31 marzo dell’anno prossimo.

Fonte immagine: viarami/Pixabay
Note e ulteriori riferimenti
[1] Si rimanda a “[Denmark] Bekendtgørelse af lov om ophavsret (LBK nr 1093 af 20/08/2023)“ [via WIPO Lex, licenza d’uso CC BY 4.0, data di ultima consultazione 31/08/2025]
NdA: L’immagine di copertina è stata realizzata con l’utilizzo di software di creazione immagini IA di Dezgo su input testuale dell’autore del presente articolo.