Il binomio perfetto tra calcio e rock

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Da sempre, il mondo dei giovani è stato condizionato dal calcio e dalla musica rock, e tanti sono stati i legami tra queste due passioni, nel corso degli anni. Basti pensare al luglio del 2006 quando Fabio Cannavaro alzava la quarta coppa del mondo italiana e noi intonavamo in coro White Stripes dei Seven Nation Army, oppure ai brividi di Anfield quando i tifosi dei reds cantano You’ll never walk alone dei Gerry and the Pacemakers.

Sono due mondi che si incontrano, creando una delle atmosfere più belle per gli appassionati. Ma il legame che c’è tra il rock e il “pallone” non è solo spinto dai cori delle tifoserie. Sono varie le band che sono connesse al calcio e viceversa, per una scelta di fede o per qualche stravagante evento. Entriamo nel dettaglio e analizziamone alcuni.

Gli Oasis e il Manchester City

Ben nota è la passione per i Blues da parte dei fratelli Gallagher. I due frontman della storica band degli anni 90 sono nati entrambi nei bassofondi di Manchester e da sempre si sono mostrati ai microfoni come fan sfegatati dei Citiziens. Più di una volta i tifosi del team di Guardiola hanno cantanto dagli spalti del Ethiad Stadium la famosa canzone Wonderwall, in onore dei fratelli Gallagher. Ricordiamo anche uno dei più famosi concerti della band, il primo concerto a Manchester del 1996, proprio a Maine Road nella casa del City, dove Liam afferra una felpa abbandonata nello spogliatoio del City e la indossa.

I Pink Floyd FC

Nel Natale del 1973 i Pink Floyd pubblicano una raccolta intitolata Nice Pair che racchiude i due album del gruppo The Piper at the Gates of Dawn e A Saucerful of Secrets. La particolarità di questa raccolta è la copertina composta da un collage di immagini miste al cui centro campeggia quella di una squadra di calcio. Il team bianco e blu sulla copertina dell’ LP è composto da Roger Waters, la sua band ed alcuni dei tecnici e manager. La squadra è stata formata per colmare gli spazi durante le pause del tour e delle registrazioni. Sicuramente la miglior squadra di calcio esistente nel mondo della musica.

Il quinto Beatles

George Best è considerato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi: famoso centrocampista del Manchester United pieno di eccessi e sregolatezze. Inoltre, è sempre stato associato all’iconica band di Liverpool, i The Beatles, proprio in relazione alla rivoluzione hippie di quegli anni. Sia Best che la band inglese erano molto vicini allo stile della comunità hippie degli anni Sessanta: capelli lunghi, pantaloni a zampa d’elefante e amore libero. Venne perciò definito dai tifosi come il quinto scarafaggio, nonostante in quel periodo il Manchester United e il Liverpool (città natale della band) fossero due squadre rivali.

Mick Jagger indossa la maglia di Paolo Rossi

Era l’11 luglio del 1982, i Rolling Stones si esibiscono nello stadio Olimpico di Torino davanti a 70.000 persone. Poche ore dopo la nazionale italiana avrebbe affrontato la Germania dell’Ovest a Madrid per la finale del Mondiale. Il mitico frontman dei Rolling Stones si mostra al pubblico italiano con la maglia azzurra, con il numero 20 sulle spalle, alla fine della famosissima canzone Satisfaction, pronosticando il risultato della partita dicendo che l’Italia avrebbe vinto per 3-1. La sera l’Italia vincerà il suo terzo mondiale 3-1 con una rete proprio di Paolo Rossi, che vincerà il titolo di capocannoniere del mondiale.

I Kasabian e il concerto per il Leicester

Ogni appassionato del calcio ricorda la storica impresa nella stagione 2015/2016 del Leicester capitanato dal mister Claudio Ranieri. Nell’occasione della celebrazione per il campionato vinto il gruppo Indie Rock dei Kasabian, non ha esitato a partecipare ai festeggiamenti della festa organizzata dalla squadra al King Stadium, esibendosi per 240.000 persone dopo la premiazione dei giocatori. Il gruppo, originario proprio di Leicester, è da sempre tifoso dei Foxes, e dopo essersi esibiti nella festa di premiazione, hanno organizzato un concerto di due date proprio nello stadio della loro squadra.

Autore

Classe ‘98 come Mbappè, Totó e Leopardi. Cresciuto a Priverno in un piccolo paese in provincia di Latina. Mi piace il cinema, la musica e il calcio. Eterno indeciso (ho speso un sacco di tempo per scegliere la foto).

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