Quante volte abbiamo sentito dire la frase: «La musica di oggi è tutta uguale»? Tante (troppe). I quattro freschi consigli musicali della settimana, entrano a gamba tesa contro questi detrattori. La sperimentazione e la consapevolezza del passato, sono al centro dei nuovi progetti di Zollo, Calibri 35, xenboi, Whitemary, Vergine e AKA5HA.
Zollo – DATA CRIME (feat. Calibro 35 e xenboi)
DATA CRIME, il nuovo singolo di Zollo con i featuring dei Calibro 35 e Xenboi, si inserisce nel primo progetto da solista del produttore campano. In questo singolo la voce di Xenboi si sposa perfettamente con la produzione di Zollo e dei Calibro 35, creando un sound inedito, caratterizzato dalla presenza di un sax distorto. L’artista racconta: «È un dialogo tra amici d’infanzia, tra fratelli di sangue, e non è servito scappare perché per loro il futuro non è mai esistito».
Whitemary – Credo che tra un po’
«Credo che tra un po’ mi metto a urlare» è il mantra che risuona per tutto l’ultimo singolo di Whitemary. «Musica elettronica fatta in breve», come la descrive l’artista stessa, che ci riporta agli anni ‘90, quando la Garage House dominava la scena. In un testo dove le parole suonano come uno strumento in mezzo agli altri, la batteria e i synth fanno da protagonisti creando questa atmosfera rilassante e allo stesso tempo carica di energia.
Vergine – VERGINE
Chi è Vergine? Vergine è un insieme di concetti nascosti legati tra loro e sta all’ascoltatore riconoscerli; così rivela il duo (composto da Lucia Lareglia e Pierpaolo Ovarini) in un’intervista. Il loro nuovo album, VERGINE è uscito giovedì, due settimane dopo l’uscita dell’ultimo singolo. Un progetto coraggioso che alterna atmosfere elettroniche vintage ad altre più moderne, esprimendo in modo diretto, la voglia di rompere gli schemi ed evitare le etichette di genere. Parola d’ordine: libertà stilistica.
AKA5HA – nostalgia in mi minore
Ricordi e malinconia . Così potremmo descrivere in due parole, il nuovo singolo di AKA5HA, nostalgia in mi minore, uscito lunedì scorso a mezzanotte. Nel titolo ci viene fornita un’importante chiave di lettura del brano, in quanto incentrato sui trascorsi di una relazione ormai terminata, riletta non necessariamente in chiave positiva. Il pezzo è autoprodotto dall’artista bolognese ed è caratterizzato da un’aria emotrap governata da suoni lo-fi, che fanno da eco al contenuto del testo.
Autore
Un vecchio saggio una volta disse: «Impara l’arte e impara a zoppicare». Forse non era vecchio e neanche saggio, ma una cosa è certa: nasco nella periferia romana nel ‘97, inseguo la mia laurea in Lettere (ancora per poco), nel frattempo producer 24/7. Segni particolari: Toro... Ah no?!