Soluzione vicina per la Commissione von der Leyen?

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La politica europea potrebbe aver trovato una soluzione allo stallo sorto attorno alla nascita della nuova Commissione von der Leyen: questo è quanto sarebbe stato indicato da alcune fonti parlamentari a Bruxelles, che riportano come si sarebbe vicini a trovare un accordo tra le componenti maggioritarie dell’Europarlamento in un “patto scritto di coalizione”.
Il Partito Popolare Europeo, il Partito dei Socialisti Europei e il gruppo liberale di Renew sarebbero pronti a firmare un accordo vincolante per superare l’impasse e portare all’insediamento della Commissione guidata da Ursula von der Leyen entro il voto del Parlamento Europeo previsto per il prossimo 27 novembre.


Le cause dello stallo

All’origine della crisi nella formazione della nuova Commissione c’è stato il veto incrociato consumatosi la scorsa settimana tra i Popolari e i Socialisti in merito alle nomine dell’italiano Raffaele Fitto (FDI), bloccato dai Socialisti per la sua appartenenza al gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) e della vicepresidente del governo di Pedro Sanchez, Teresa Ribera, a sua volta ostacolata dai Popolari anche per le possibili responsabilità nei drammatici eventi legati alle recenti alluvioni a Valencia (su cui pesa una convocazione alle Corti Generali spagnole del 20 novembre su richiesta del Partido Popular).
Le opposizioni dei due eurogruppi avevano portato la scorsa settimana al rinvio delle nomine dei componenti della Commissione Europea, in uno scenario inedito per la politica dell’Unione Europea.


Gli appelli della politica comunitaria

Gli appelli e le critiche da parte di esponenti di spicco nella politica comunitaria sono partiti a breve distanza e a ben poco sarebbero servite le parole di Roberta Metsola per le quali c’erano ancora spiragli possibili per raggiungere un accordo: il Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha definito l’attuale situazione come “un grave errore dettato da capricci politici” richiamando, al pari della guida del Partito Popolare Europeo Manfred Weber, al buonsenso e alla necessità di dare vita al più presto alla Commissione von der Leyen II.

Il tutto in risposta alle recenti parole dell’eurodeputato socialista francese Raphaël Glucksmann (Place Publique) che aveva annunciato la ferma intenzione dell’eurogruppo di non votare Raffaele Fitto (“L’alleanza che ha sostenuto von der Leyen a luglio non include ECR e quindi non c’è motivo di dargli una vicepresidenza”).

Si dovranno attendere i prossimi giorni per capire se verrà quindi trovato l’accordo per creare le condizioni di stabilità richieste per il via del secondo mandato di Ursula von der Leyen, in uno scenario comunque alquanto esplosivo per il peso politico rappresentato dai “partiti tradizionali” europei in seguito al voto del giugno scorso.

In copertina: “La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen al Congresso del Partito Popolare Europeo a Bucarest (Romania). Fonte immagine: European People’s Party/Flickr (licenza CC BY 2.0)”

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