Uno di tutto: febbraio

Anche per questo mese, la nostra Redazione vi consiglia cinque cose da tenere d'occhio. Per questo mese: un libro, un film, un album musicale, un profilo Instagram e un politico. Insomma: uno di tutto!

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Anche in questo freddo, breve e perfetto (avete notato la perfezione del calendario?) mese di febbraio, torniamo con la nostra solita lista di consigli. Se non sapete quale libro leggere, cosa vedere su Netflix o cosa ascoltare mentre andate a correre, fidatevi della nostra Redazione! 

Un libro: Anatomia di un istante (2009) di Javier Cercas

Quando il 23 febbraio 1981 il tenente colonnello Tejero, a capo di un manipolo di guardie civili, irrompe nell’emiciclo del Congresso, interrompendo la seduta di investitura del nuovo presidente del governo, Adolfo Suarez anziché gettarsi a terra a cercare riparo, resta immobile, pietrificato nel suo scranno, mentre le pallottole sparate dalle guardie civili fischiano intorno a lui e i deputati in aula si affannano a cercare riparo. In una ricostruzione che sconfina nella finzione, Javier Cercar si sforza di mettere insieme tutti i tasselli che portarono al golpe del 23 febbraio, esplorando il significato di un gesto e con esso la complessità del personaggio che lo compì. Borges dice che “qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento: quello in cui l’uomo sa per sempre chi è”. Cercas si chiese se in quell’istante, seduto sul suo scranno, Suarez avesse capito per sempre chi fosse e nel tentativo di trovare una risposta decise di scrivere un romanzo. (A cura di Giulia Napolitano).

Un film: Pieces of a Woman (2020) di Kornél Mundruczó

Sentite anche voi profumo di Oscar? In attesa che Pieces of a Woman vinca in tutte le sezioni in cui riceverà una candidatura, noi vogliamo dargli il nostro posto in rubrica. Il regista Kornél Mundruczó e la compagna e sceneggiatrice Kate Wéber, nel voler raccontare la loro personale esperienza con il dolore, riescono a scavare nella psiche di una donna distrutta dalla perdita di un figlio come mai prima d’ora, restituendoci una vera e propria esperienza emotiva che parla di alienazione, fragilità e perdono. Nonostante Vanessa Kirby sembri fatta di cristallo, pronta a cadere in mille pezzi di fronte alla cinepresa da un momento all’altro, la sua interpretazione magistrale è la colonna portante di questo film. (A cura di Giuseppe Quartuccio).

Un album musicale: My Beautiful Dark Twisted Fantasy (2010) di Kanye West

Immaginate di prendere tutto il rap uscito fino al 2010, svestirlo, portarlo a fare shopping e dargli un look totalmente differente. Ne uscirebbe questo album, il più sperimentale di Kanye West ancora oggi. Restano i testi politicizzati, l’attacco contro il modello fallito dell’american dream, lo sdegno nei confronti delle disuguaglianze tra comunità bianca e nera targate ventunesimo secolo e la voglia di rivalsa sociale tipica della black music più pura, ma cambia tutto il contorno. Dai coretti gospel di Dark Fantasy, passando per le linee melodiche rock di Gorgeous e i ritmi tribali di Power, fino ad arrivare ad un esplosione di archi e fiati in All of the Lights, Mr. West e il suo team creano in questo disco delle strumentali visionarie, confezionando un prodotto digeribile dal grande pubblico, ma contenutisticamente pieno di insidie per radio e tv. Spoiler: potrebbe contenere un dissing a Barack Obama. (A cura di Leonardo Petrini).

Un profilo Instagram: @nicolemclaughlin

Il profilo Instagram di Nicole McLaughlin è tutto ciò che serve per avere una panoramica sul futuro della moda sostenibile. Trasformare palline da tennis in ciabatte, cornetti in reggiseni e pacchetti di orsetti Haribo in pantaloncini fa parte del suo progetto creativo da designer che indaga su una nuova fusione tra fashion e riutilizzo. Il suo messaggio di sostenibilità sta nel tentativo costante e sempre nuovo (negli strumenti e nelle realizzazioni) di tradurre in modo inaspettato materiali e oggetti. Quando una serie di presine da forno sanno trasformarsi in un cappotto, anche la nostra percezione sullo spreco e sul design cambia. (A cura di Samuele Vona).

Un politico: Alexandria Ocasio-Cortez

Quando nasci nel Bronx, da genitori portoricani e certamente non benestanti, è difficile uscirne. Alexandria Ocasio-Cortez ci è riuscita. Dopo una laurea in Economia e Relazioni Internazionali affianca Bernie Sanders nel 2016. È tra le deputate più giovani ed in vista del Partito Democratico americano ed esponente della frangia socialista. Una posizione rivoluzionaria nella politica statunitense. La Ocasio-Cortez, infatti, è a favore della gratuità della salute e dell’Università oltre ad essere storicamente schieranta al fianco dei lavoratori. Forte è stato il suo impegno in campo ecologico: è tra le promotrici del Green New Deal. Molte volte si discute di politici dai quali la sinistra dovrebbe ripartire in questi anni di disincanto. Lei potrebbe essere la persona giusta. (A cura di Gianluca Penza).

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Dinamiche, creatività, approfondimenti culturali e fenomeni emergenti dal punto di vista di una generazione indipendente e in evoluzione.

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