Le 10 Architetture che ci attendono nel 2021

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Se il 2020 ci ha lasciati con una generale insoddisfazione nel mondo dell’architettura, sono molti i progetti ed i cantieri che ci fanno ben sperare per il nuovo anno. In un anno di attese ed interruzioni a causa del blocco dei cantieri e della forza lavoro, provocato dalla pandemia da Covid-19, le aperture di molti degli edifici più attesi del 2020 sono state interdette e spesso posticipate. In ogni caso quest’anno ha portato anche grande fonte d’ispirazione in merito all’abitare e alla progettazione degli spazi pubblici e privati: ragionamenti ed intuizioni che ci permettono di affrontare il post-pandemia con nuove prospettive e temi di ricerca. Presentiamo qui 10 architetture attese per il 2021, da restauri a edifici sostenibili, nuove aperture e progetti che speriamo di poter visitare e ammirare insieme al più presto.

Academy Museum of Motion Pictures, Los Angeles – Renzo Piano Building Workshop

Posticipata ancora una volta la sua apertura a causa delle misure di contenimento, aprirà a settembre quello che si prepara ad essere il museo del cinema più grande ed importante al mondo. Il progetto dell’Academy Museum of Motion Pictures comprende la ristrutturazione del May Company Building degli anni ’30 e una nuova sfera di vetro progettata dal famoso studio di architettura italiano, creando così un tempio di 28.000 metri quadrati interamente dedicati a Hollywood e all’industria del cinema. Più precisamente, il nuovo ampliamento vetrato ospiterà un teatro da 1.000 posti e una terrazza coperta a cupola con vista sulle colline di Hollywood, mentre la maggior parte dello spazio espositivo e di programmazione sarà ospitato nell’edificio storico.

Bee’ah Headquarters, Sharjah – Zaha Hadid Architects

Attraverso un design ispirato alla forma delle dune del deserto e orientato all’ottimizzazione della direzione dei venti, il Bee ’ah Headquarter aprirà in primavera, da un progetto dello studio Zaha Hadid Architects. Il complesso ospiterà la sede di uno delle più importanti compagnie di raccolta dei rifiuti degli Emirati Arabi, e mira al consumo energetico zero e ad un alimentazione interamente attraverso energie rinnovabili. Alcune delle principali caratteristiche dell’edificio sono l’utilizzo di materiali riciclati, pannelli solari e sistemi di raccolta dell’acqua e dell’energia.

Humboldt Forum, Berlino – Franco Stella

Dopo un passato turbolento, gravemente danneggiato durante la Seconda guerra mondiale e raso al suolo nel 1950 dalla DDR, il Castello di Berlino torna in vita con una nuova veste e una nuova funzione. Progettato dall’architetto italiano Franco Stella, il nuovo edificio incorpora elementi moderni – interni eleganti e una facciata esterna minimalista – nel design barocco del palazzo originale. Non mancano tuttavia riferimenti al passato architettonico del sito, con interventi di restauro stilistico in varie parti dell’edificio. Il nuovo palazzo fungerà da sede all’avanguardia per uno dei centri culturali più grandi e importanti d’Europa, con apertura prevista nel corso del 2021, salvo eventuali nuove restrizioni.

Depot Boijmans Van Beunignen, Rotterdam – MVRDV

Aprirà a settembre il primo edificio al mondo destinato allo stoccaggio di opere d’arte interamente aperto al pubblico. Opera dello studio MVRDV, il nuovo museo si caratterizza per la facciata riflettente che si integra perfettamente nel contesto del Museumpark. Anche qui non manca l’attenzione alla sostenibilità ambientale dell’edificio, attraverso l’installazione di pannelli solari, sistemi di scambio di calore geotermico e un giardino pensile che si propone di restituire lo spazio prelevato dal parco. Poche righe non bastano per raccontare un progetto così completo, se volete saperne di più andate a leggere il nostro articolo!

Bourse de Commerce, Parigi – Tadao Ando

Precedentemente pianificata per settembre 2020 ma posticipata a causa della pandemia, la Bourse de Commerce di Parigi apre le sue porte al pubblico proprio oggi. Il progetto ha visto l’ex borsa della città trasformata dall’architetto Tadao Ando, per ospitare un museo per il collezionista d’arte Francois Pinault. L’intervento principale dell’architetto si limita ad un cilindro centrale in calcestruzzo alto 9 metri, che genera un nuovo spazio espositivo illuminato dalla grande cupola dell’edificio originario. L’intervento generale ha previsto anche il restauro della cupola stessa e parti dell’intero edificio, classificato come monumento storico.

Nanjing Zendai Himalayas Center, Nanchino – MAD Architects

Nella città di Nanchino, capoluogo della provincia di Jiangsu, nella Cina Orientale, è stato completato nel 2020 il centro polifunzionale Nanjing Zendai Himalayas Center, progettato dal famoso studio di Pechino MAD Architects. Ispirato alla montagna, si estende su un’area di 560.000 metri quadrati occupati da uffici, negozi, ristoranti e hotel, la maggior parte possibilmente in apertura nel corso del nuovo anno. Il complesso è composto da una serie di edifici bassi e passerelle, con corridoi curvi e percorsi sopraelevati che si intrecciano intorno gli edifici commerciali. Fra i vari percorsi sono numerosi i giardini pubblici e spazi per la socialità, progettati dallo studio con l’intento di «creare un ritiro spirituale e poetico al centro della città».

1000 Trees, Shanghai – Heatherwick Studio

Diviso in due siti accanto al quartiere delle arti M50 della città, il complesso, progettato dal famoso studio londinese Heatherwick, comprenderà due edifici destinati ad un mix di vendita al dettaglio, uffici, ristoranti, luoghi per eventi e gallerie. Come suggerisce il nome, 1.000 Trees si distingue per le centinaia di piante che emergono dalla sua superficie sfalsata: complessivamente, le fioriere contengono circa 25.000 piante singole e 46 specie di piante diverse tra cui arbusti, piante perenni e rampicanti, che compongono la principale proposta compositiva dell’edificio.

Neue Nationalgalerie, Berlino – David Chipperfield Architects

Completato nel 1968, il museo di arte moderna di Berlino è stato uno degli ultimi grandi progetti di Mies van der Rohe in Germania dopo la sua emigrazione negli Stati Uniti. Nel progetto di restauro, David Chipperfield Architects ha ridotto gli interni alla struttura, concentrandosi soprattutto sull’esterno dell’edificio: attraverso la sostituzione dei vetri, il rivestimento della caratteristica struttura in acciaio e la riparazione della struttura portante in cemento precedentemente danneggiata, lo studio dell’architetto inglese ha ridato giustizia ad uno dei più straordinari punti di riferimento per l’architettura contemporanea. Una mostra di opere di Alexander Calder segnerà la riapertura nell’agosto del 2021.

Nuova Biblioteca Lorenteggio, Milano – Jocelyn Froimovich, Urtzi Grau, Stefano Rolla, Laura Signorelli

Sono due progetti gli ultimi presentati in questa lista, la cui approvazione definitiva avvenuta nel corso del 2020, garantirà l’inizio effettivo dei lavori nel nuovo anno. Il 31 dicembre 2020 la Giunta milanese approva infatti il progetto della nuova Biblioteca di Lorenteggio, risultato dal concorso internazionale di progettazione indetto nel 2017 nell’ambito del Piano Periferie. Un edificio di due piani affacciato su via Odazio, con una piazza coperta al piano terreno, una zona Forum, sale esposizioni, studio, lettura, spazi per riunioni e una grande area verde, un intervento a cui la commissione attribuisce «una forte riconoscibilità che interpreta in chiave contemporanea l’identità storica del quartiere».

Human Technopole Headquarters e Campus, Milano – Piuarch

Un altro progetto che vedrà concretezza nel corso del 2021: Piuarch si prepara a realizzare l’intervento che darà nuova luce all’area di Expo Milano 2015. Realizzato per Human Technopole, l’istituto italiano di ricerca per le scienze della vita, il progetto si organizza intorno ad un parterre attrezzato, un giardino pensile e una piazza coperta, tre spazi che creeranno un continuum fra il piano terra e la sommità dell’edificio. Il nuovo spazio genererà una superficie complessiva di 35.000 metri quadrati e si estenderà su un’altezza di 61 metri. Non mancano naturalmente attenzioni alla sostenibilità ambientale: la superficie sarà infatti fornita di un sistema di raccolta delle acque piovane, impianti fotovoltaici e frangisole per il corretto regolamento dell’apporto di luce solare.

Autore

22 anni e mezzo, mezzo architetto, mezzo pianista. Dopo il liceo classico, il conservatorio, un anno a Rotterdam ad infornare pizze, trascorro tre anni fra Roma, Dortmund e Torino dove mi laureo in architettura al Politecnico. Mi interesso particolarmente di pianificazione urbana e politiche territoriali e sogno una carriera nella ricerca. Per ora sono a Londra, domani chissà.

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